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Coronavirus: come cambieranno le esigenze immobiliari degli italiani?

Coronavirus: come cambieranno le esigenze immobiliari degli italiani?

Coronavirus: come cambieranno le esigenze immobiliari degli italiani?

L’emergenza Coronavirus è un fatto epocale, che con buone probabilità le generazioni future studieranno sui libri di storia.

Oltre alle conseguenze drammatiche di ordine sanitario ed economico, è indubbio che tutto questo avrà delle ripercussioni a livello sociale e culturale, con un impatto a lungo termine sulla nostra visione del mondo, sulle abitudini, sull’ordine delle priorità e, non ultimo, sui processi d’acquisto e investimento.

Insomma, questa situazione di emergenza finirà – e tutti noi ci auguriamo che finisca nel più breve tempo possibile – tuttavia lascerà tracce profonde sui nostri comportamenti, sul nostro modo di pensare e di vivere. Anche in relazione al rapporto con la casa. In questi giorni di incertezza stiamo tutti riscoprendo l’importanza di avere una casa, un nido in cui sentirsi bene e al sicuro, e possiamo riflettere su quanto siamo fortunati a vivere durante un’epidemia con un tetto sulla testa, un letto caldo ed un frigo sempre pieno.

Probabilmente sono variabili che in tempi ordinari avevamo sottovalutato, ma che in tempi straordinari stiamo imparando ad apprezzare. E che stanno cambiando il modo di cercar casa degli italiani, stanno cambiando le esigenze, i bisogni e i desideri dei clienti che stanno pensando alla prossima abitazione.

Quanti di noi costretti a un’immobilità forzata non hanno desiderato avere un piccolo giardino in cui godersi le piacevoli giornate primaverili?

Quanti si sono pentiti di non aver scelto quella casa con una stanza in più da dedicare al lavoro, allo studio, alla lettura, al tempo da ritagliarsi per se stessi? Non è difficile immaginare che le ricerche immobiliari degli italiani cambieranno verso una direzione precisa: più spazio (metrature più grandi o un locale in più ottimizzando gli spazi) anche a costo di rinunciare alla città; più spazi all’aperto (giardini privati o condominiali, terrazze, balconi, cantine).

Cosa dicono i dati?

Se confrontiamo il periodo relativo al mese di febbraio con quello relativo al mese di marzo 2020, già si nota che sono aumentate le visualizzazioni online di immobili con giardino, immobili con metratura maggiore, crescono anche le ricerche negli hinterland della città, privilegiando soluzioni autonome e indipendenti con più spazi e più verde.

Vivere di più la casa significa anche renderla più gradevole ed accogliente. E ad oggi, stando allo studio di Plus 24 del Sole24Ore sullo stato di salute del patrimonio immobiliare in Italia, c’è un bel lavoro da fare quanto a manutenzione e interventi di ristrutturazione/riqualificazione: un terzo delle abitazioni italiane non ha spazi esterni, il 60% non ha doppi servizi, il 92% sono case di almeno il secolo scorso.

Gran parte delle abitazioni sono addensate nelle città, dove la dimensione media è di 62 mq, mentre ora come ora il valore di abitare in contesti più aperti e meno densi di popolazione sta assumendo tutto un altro significato.

Se vi rivedete anche voi in questo profilo e sentite il bisogno di cambiamento, siamo a disposizione per valutare nuove soluzioni abitative per il Vostro futuro! Le possiamo studiare su misura per Voi! Costruzioni tecnologicamente all’avanguardia, a ridotto consumo e basso impatto ambientale, per godere la casa nel rispetto dell’ambiente!

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Fonte: https://www.wikicasa.it/news/coronavirus-come-cambieranno-le-ricerche-immobiliari-degli-italiani/

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